In Caso di Allergia, ecco 6 Oli Essenziali da Usare

Lo stesso Professor Menghini mi Ricorda

Sai quanti italiani soffrono di allergia? Nel dicembre 2009 la prestigiosa rivista scientifica Pulmonary Pharmacology & Therapeutics ha pubblicato i risultati di un interessante lavoro condotto dai ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Milano, che dimostra come particolari molecole naturali a bassi dosaggi, preparate con il metodo SKA (Sequential Kinetic Activation), sono in grado di prevenire e curare la malattia allergica. Un risultato che rispecchia appieno quanto già spiegato scientificamente dalla PNEI, la scienza che studia le relazioni fra il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema nervoso, volta a spiegare i meccanismi chimici coinvolti nel mediare l’influenza delle emozioni e degli stati di coscienza sulla condizione di salute o di malattia. “Il trucco è ormai ben noto nell’ambito della salute, dove si punta su sintomi generici per ‘gonfiare’ la percezione di una malattia o di un disturbo e promuovere la prescrizione di farmaci” commenta l’epidemiologo triestino Adriano Cattaneo, portavoce della sezione italiana della Rete internazionale di azione per l’alimentazione infantile (Ibfan Italia).

“Se consideriamo il centro Italia - spiega il professor Domenico Schiavino, direttore del servizio di Allergologia del policlinico Gemelli di Roma - nel periodo pre-primaverile, quindi da fine gennaio a fine marzo, troviamo l'impollinazione del cipresso e della betulla. Nel 2014 ho vinto un programma televisivo con cui sono diventata la pasticciera amatoriale più brava d’Italia ed il mio sogno nel cassetto è di aprire una pasticceria tutta mia. Inoltre, è più che evidente il fatto che io scrivo a mio nome, dal mio scritto emerge un mio punto di vista, non parlo a nome di nessun altro. Essa è un potente sensibilizzante anche dal punto di vista inalatorio, ha causato gravi epidemie di asma nel 1985 a Barcellona e nel 1993 a Napoli. Certo lo studio non parla di una panacea (mantenere le terapie farmacologiche prescritte dal proprio medico curante è fondamentale), ma rappresenta uno spunto interessante, che merita di essere approfondito con altri lavori che ne analizzino la prospettiva dal punto di vista scientifico. E’ proprio qui che si accumulano gran parte delle particelle che causano allergia. La Medicina dei bassi dosaggi cura il malato e non solo la malattia, cioè cerca di correggere quel difetto in parte costituzionale, in parte determinato dall’ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico ad essere sbilanciato e quindi a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostanze normalmente innocue.

Deve esserci sempre un’attenta valutazione da parte del medico curante che deve discriminare se intervenire con il farmaco tradizionale o con quello a basso dosaggio. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. La normativa europea tollera la presenza in tracce, cioè in quantità talmente piccole da non essere misurabili. Dati recenti segnalano, inoltre, che si tratta di un fenomeno in aumento: la presenza di forme allergiche tra la popolazione è, infatti, nettamente cresciuta, tanto che negli ultimi 5 anni si Trattamento del colesterolo è osservato un trend di crescita del 5 %. Nelle nazioni occidentalizzate soffre di allergie ormai quasi 1 adulto su 3, soprattutto le donne tra i 15 e i 30 anni , e oltre il 40-45% dei bambini. Così avviene spesso che una persona, pur in presenza di IgE (immunoglobuline E) verso una certa sostanza non sviluppi allergia quando entra in contatto con quello specifico allergene. Prima era verso il latte vaccino più o meno formulato, ora verso le alternative senza, ma sempre sbagliate se alternative al materno, salvo rare eccezioni. Nell’inchiesta sulla sovradiagnosi di allergia alle proteine del latte per i bambini, Chris van Tulleken punta il dito contro uno degli strumenti fondamentali nei processi decisionali dei medici: le linee guida, che dovrebbero essere basate sulle migliori prove scientifiche a disposizione.

Naturalmente non potete impedire alle particelle di volare per tutta la casa, ma potete ridurre la loro incidenza in quella determinata stanza, preclusa all’animale. I sintomi, almeno stando alle statistiche, sono un po’ più blandi negli uomini, ma comunque molto fastidiosi. L'Arpac aggiunge anche che lo spettro pollinico è molto variegato, con dominanza di quercia, graminacea e parietaria . I sintomi dell’allergia al gatto comprendono quelli più “classici”, come rinite, asma e congiuntivite, ma possono anche interessare l’epidermide, come irritazioni e rush cutanei. Vi consigliamo di passare l’aspirapolvere almeno una volta alla settimana, includendo anche la stanza vietata al gatto. Può essere la vostra https://farmaci-italia.com/controllo-delle-nascite.html stanza o quella dei vostri figli: lì all’animale non è permesso entrare, specialmente se ci sono tappeti sul pavimento. L'ortica può essere assunta come antistaminico naturale sotto forma di decotto. Al di sotto dei 2anni di età interessa il 3-5% di tutti i bambini e in oltre la metà dei casi essa inizia entro il primo mese di vita o al massimo entro i primi 2-3 mesi; in seguito le manifestazioni si riducono fino a scomparire in quasi tutti i bambini all’età di 10 anni; è rara, ma non trascurabile negli adulti.

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